La protezione dei V.I.P. è un' attività complessa, densa di momenti ricchi di azione e movimento alternati da tempi statici infiniti, dove spesso l'attenzione è duramente messa alla prova.
Il personale che effettua a livello istituzionale (polizia di stato, carabinieri, ecc.)  servizi di scorta o tutela a personalità sottoposte a misure di protezione è molto qualificato, in quanto per l'accesso a tale servizio specifico, è previsto il superamento di visite mediche, test psicoattitudinali e psicotecnici, corsi molto intensivi di altissimo livello addestrativo e aggiornamenti costanti.
 

Essere aggiornati sulle nuove tecniche di protezione e sicurezza è necessario perché tali insegnamenti sono in continua e veloce evoluzione, proprio per le numerose variabili che entrano a far parte del concetto di protezione e sicurezza.


Le tecniche messe in atto per la "riduzione del rischio", ad esempio, si adeguano all'evoluzione delle strategie che le organizzazioni criminali complesse svolgono a danno di personalità che ostacolano le loro attività illecite.


Nonostante l'immaginario collettivo disegni un body guard come un energumeno super palestrato, l'operatore di sicurezza deve avere più cervello che muscoli, vista la complessità e la velocità delle azioni e dei ragionamenti che deve costantemente mettere in atto quotidianamente.


Fondamentale per l'espletamento di tale servizio, è la mente camaleontica, che fa si che un operatore si possa trovare a proprio agio in qualunque situazione, fornendo ampia protezione,  sia in una serata di gala vestito di tutto punto o come in un centro commerciale in jeans e maglietta a spasso con il V.I.P. e la sua famiglia.